Lo Psicologo è un professionista sanitario che instaura un rapporto terapeutico finalizzato alla cura.
Lo Psicologo cura i deficit mentali, le limitazioni funzionali, i sintomi (psicologici, psicofisici, comportamentali…), e i disturbi psicologici…. e promuove il benessere nelle persone che vogliono migliorare il proprio stato di salute e realizzare le proprie potenzialità.
Lo psicologo cura le limitazioni funzionali ovvero qualsiasi limitazione ne funzionamento fisico, psichico (o a carico di specifiche funzioni corporee e mentali) tale da determinare incapacità/disabilità, malessere e restringimento delle attività personali e sociali.
Lo Psicologo cura le disfunzioni (alterazioni o anomalie di una funzione; cattivo funzionamento o mancanza di efficienza di una funzione o di un organo; inefficienza funzionale; incapacità di una funzione di assolvere il suo compito; funzionamento cattivo o irregolare di una struttura corporea (es. organo o ghiandola); scorretto funzionamento di una struttura corporea.
Lo Psicologo cura i malfunzionamenti ovvero i funzionamenti mentali, psicofisici, relazionali, sessuali che causano disadattamento e sofferenza.
Lo psicologo cura i sintomi psicologici (ansia, depressione, eccessiva paura, aggressività, confusione, difficoltà sessuali, ecc.) intervenendo sulle funzioni/abilità psichiche indebolite (da eventi stressanti o traumatici) o non pienamente sviluppate (a causa di fattori genetici e ambientali, per esempio problematiche nella relazione madre-bambino (o padre-bambino) o difficoltà varie nelle prime fasi dello sviluppo psicofisico e psicomotorio.
Tutti i disturbi, siano essi organici o funzionali, si manifestano attraverso dei sintomi e/o dei segni. Etimologicamente, il termine sintomo significa avvenimento, evento, fatto nuovo, coincidenza. Nel linguaggio tecnico, rappresenta una sensazione soggettiva di cambiamento nel benessere personale (per esempio, un dolore o un’esperienza emozionale di intensità inusuale). Trattandosi di un vissuto soggettivo, non ne risulta possibile un’esatta misurazione, cosicché nella pratica clinica corrente si prendono in seria considerazione solamente quei sintomi che impongono limitazioni nella vita personale o inter-personale. (Alberto Catalano, medico-psicoterapeuta)
Lo psicologo cura i disturbi psicologici perché queste sono forme più o meno gravi di limitazione funzionale, ovvero causa di riduzione della qualità della vita, dello stato di integrità psicofisica (salute) e delle possibilità di realizzazione e integrazione sociale e professionale.
Definizioni appropriate di disturbo psicologico potrebbero essere le seguenti: insieme di più disfunzioni; alterazione funzionale pervasiva che limita il funzionamento psicologico in più aree di attività; grave disfunzione tale da causare una sofferenza clinicamente significativa.
Curare un disturbo psicologico significa; 1) consentire ad una persona di innalzare il suo potenziale di sopravvivenza, le sue capacità adattive, e il livello delle sue abilità/competenze da un punto di vista fisico, psichico, sessuale e socio-relazionale; 2) curare delle funzioni psichiche, psico-corporee compromesse o deficitarie; ripristinare o potenziare le funzioni e le abilità necessarie per eliminarlo (il disturbo), ridurlo o quantomeno contenerlo. Esempi di funzioni: capacità di rilassamento, capacitò di gestione del conflitto, capacità di affrontare la propria realtà interiore. N.B. Tutto ciò in ambito psicologico significa essenzialmente terapia abilitativo-riabilitativa.
Lo Psicologo cura le disabilità ovvero le incapacità di svolgere
Lo Psicologo si prende cura anche delle persone “sane” ovvero di coloro che hanno un disagio non particolarmente invalidante, un blocco emotivo, un’incapacità relazionale oppure una difficoltà nella realizzazione del proprio potenziale, dello stato di salute psicofisico e nella realizzazione dei propri obiettivi di vita.
Il modo migliore per dire tutto questo è “Lo psicologo cura e si prende cura di tutte le persone che hanno dei sintomi, delle disfunzioni, dei disturbi o che semplicemente vogliono migliorare il proprio stato di salute/benessere psicologico, psicofisico e relazionale.”
Le attività terapeutiche con cui lo Psicologo persegue queste finalità sono le attività indicate nell’articolo 1 della Legge 56/89, dette anche ATTI TIPICI della professione, ovvero il sostegno, la prevenzione e le attività terapeutiche di abilitazione-riabilitazione.
Cosa significa curare i sintomi, i disagi, le disfunzioni, i disturbi della psiche?
Restituire, quanto più possibile, ad una persona la sua efficacia funzionale ovvero la capacità di svolgere le attività che non soltanto gli consentono di sopravvivere e risolvere i problemi che incontra nella vita ma anche quelle che gli procurano piacere e giovamento.
Cosa significa cura una persona in ambito psicologico?
- Ripristinare e potenziare le sue funzioni psicologiche ovvero le sue abilità cognitive, emotive, affettive e relazionali.
- Sostenerla cognitivamente, emotivamente e affettivamente nella conoscenza di sé; renderla più abile.
- Prendersi cura di lei, accompagnarla e sostenerla nella riscoperta e nell’attuazione delle proprie potenzialità. Laddove queste potenzialità risultino inespresse a causa di conflitti, paure, convinzioni limitanti sarà compito dello Psicologo aiutare il paziente cliente ad affrontare e superare queste barriere interiori, che a livello clinico possono manifestarsi sotto forma di sintomi, disfunzioni, disturbi psicologi.
N.B Il risultato atteso di ogni attività in ambito psicologico è pertanto una persona più serena, più rilassata, più autonoma, più libera, più matura, più equilibrata e più realizzata nel suo ambiente familiare, amicale e professionale.