Lo Psicologo svolge attività di prevenzione, ovvero previene l’insorgenza di sofferenze, disadattamenti, disfunzioni, disturbi di tipo psicologico, psicofisico e relazionale
Lo Psicologo Diagnostica (identifica e misura caratteristiche e processi della psiche, quindi anche eventuali disturbi psicologici e la loro evoluzione)
lo Psicologo svolge attività di sostegno ovvero sostiene e quindi aiuta le persone che hanno difficoltà psicologiche, psicofisiche e relazionali
Lo Psicologo svolge attività terapeutiche di abilitazione-riabilitazione ovvero abilita-riabilita le funzioni psicologiche e le abilità delle persone al fine di mantenere, promuovere, recuperare la salute e il benessere delle persone.
Lo Psicologo mira a “migliorare la capacità delle persone di comprendere se stessi e gli altri e di comportarsi in maniera consapevole, congrua ed efficace.” (Art. 3 del Codice Deontologico degli Psicologi)
Lo Psicologo instaura un rapporto terapeutico finalizzato alla cura:
Lo psicologo valuta ed eventualmente propone l’interruzione del rapporto terapeutico quando constata che il paziente non trae alcun beneficio dalla cura e non è ragionevolmente prevedibile che ne trarrà dal proseguimento della cura stessa. Se richiesto, fornisce al paziente le informazioni necessarie a ricercare altri e più adatti interventi.
articolo 27 del codice deontologico degli psicologi
Lo Psicologo è un professionista sanitario e in quanto tale:
- svolge “attività di prevenzione, diagnosi, riabilitazione e cura” (vedi sito del Ministero della Salute)
- fornisce prestazioni sanitarie aventi finalità terapeutiche (circolare N. 20/E dell’Agenzia delle Entrate del 13/05/2011)
- opera all’interno del Servizio Sanitario Nazionale per svolgere attività finalizzate alla promozione, alla mantenimento, al recupero della salute fisica e psichica (vedi articolo 1 della Legge 23/12/1978, n. 833)
- utilizza “tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull’applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici.” (Articolo 21 del Codice Deontologico degli Psicologi)
- “Lo psicologo salvaguarda la propria autonomia nella scelta dei metodi, delle tecniche e degli strumenti psicologici, nonché della loro utilizzazione; è perciò responsabile della loro applicazione ed uso, dei risultati, delle valutazioni ed interpretazioni che ne ricava” (Articolo 6 del Codice Deontologico).